«Picco di vendita di armi a Israele con suo governo»- Corriere.it

Lo scontro esplode su una parola, ma a divergere sono le posizioni politiche. E sfocia in una lite alla Camera, durante il question time del ministro degli Esteri Antonio Tajani sull’azione che intende mettere in campo l’Italia nel conflitto in Medio Oriente.

Il segretario di FI ribadisce la posizione del governo: Hamas «non dovrà controllare più Gaza», vanno rilasciati gli ostaggi «senza condizioni», servono «pause umanitarie più lunghe» e il nostro Paese è disposto a fornire aiuti sanitari anche con ospedali navali. Ma è Giuseppe Conte ad attaccare a testa bassa: «Non le abbiamo chiesto di aiuti umanitari, volevamo sapere cosa sta facendo il governo italiano per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. I corridoi umanitari non bastano, ora serve il cessate il fuoco. L’Italia si è pilatescamente astenuta all’Onu. Basta con l’invio di armi a Israele. Stop alla vigliaccheria dell’Italia. Sospendete immediatamente le forniture di armi a Israele. Il mio governo lo ha fatto con alcuni Paesi. Per farlo serve solo una cosa che vi manca: il coraggio. La risposta della politica non può essere nel segno della pavidità. L’Italia mette la testa sotto la sabbia? Ma è intrisa di sangue».

Indignata la risposta di Tajani:
«I codardi non siedono certo sui banchi di questo…